Casa Notizia Il creatore di danza della mela virale di Charli XCX fa causa a Roblox per uso non autorizzato nel gioco

Il creatore di danza della mela virale di Charli XCX fa causa a Roblox per uso non autorizzato nel gioco

Autore : Eleanor May 05,2025

Kelley Heyer, un importante influencer di Tiktok famoso per aver creato la virale "Apple Dance" alla canzone "Apple" di Charli XCX ", ha iniziato un'azione legale contro Roblox. Heyer sostiene che Roblox ha incorporato la sua "danza di mela" nel loro gioco senza il suo permesso, successivamente traggendo profitto dalla sua proprietà intellettuale. La "Apple Dance", una routine semplice ma accattivante, ha guadagnato un'enorme popolarità su Tiktok, guadagnando menzioni durante il tour di Charli XCX e si presentano sull'account Tiktok del cantante.

La causa, intentata in California ed evidenziata da Polygon, deriva da una proposta collaborazione tra Charli XCX e il popolare gioco di Roblox, Dress to impression. Secondo la causa, Roblox inizialmente si è avvicinato a Heyer per autorizzare la "Apple Dance" per l'evento. Heyer era aperto all'idea, avendo precedentemente concesso in licenza la danza a Fortnite e Netflix attraverso accordi formali. Tuttavia, afferma che non è stato raggiunto alcun accordo finale con Roblox prima di pubblicare l'emote "Apple Dance" in vendita all'interno del gioco.

Heyer afferma che Roblox ha venduto oltre 60.000 emote "Apple Dance", generando circa $ 123.000 nelle vendite. La causa sottolinea che l'emote, sebbene parte di un evento a tema Charli XCX, non è direttamente collegato alla canzone o all'artista, rendendolo esclusivamente la proprietà intellettuale di Heyer. L'azione legale accusa Roblox di violazione del copyright e arricchimento ingiusto, in cerca di profitti realizzati dalla danza, danni per danni al marchio e reputazione personale di Heyer e spese legali.

In un recente aggiornamento, il procuratore di Heyer, Miki Anzai, ha dichiarato: "Roblox è andato avanti usando l'IP di Kelley senza un accordo firmato. Kelley è un creatore indipendente che dovrebbe essere compensato in modo equo per il suo lavoro e non abbiamo visto altra opzione se non quella di presentare causa per dimostrarlo. Rimaniamo disposti e aperti a sistemare e sperare di venire a un accordo pacifico."